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Testo e tecnologia
Linguaggi di programmazione, linguaggi standard e letteratura: testualità a confronto. È ormai assodato che le tecnologie digitali abbiamo cambiato profondamente l’impianto generale di trasmissione e di produzione del sapere. Questo cambiamento coinvolge anche il processo di analisi del testo e di edizione, che va ripensato in questo nuovo contesto. L’intervento offrirà un quadro delle metodologie e dei canoni presi in considerazione durante il processo di creazione e pubblicazione di un’edizione digitale. In particolare, ci concentreremo sul concetto di testualità…
Ulteriori informazioni »12 Marzo 2015 @ 15:00 -18:00
Linguaggi di programmazione, linguaggi standard e letteratura:
testualità a confronto.
È ormai assodato che le tecnologie digitali abbiamo cambiato profondamente l’impianto generale di trasmissione e di produzione del sapere. Questo cambiamento coinvolge anche il processo di analisi del testo e di edizione, che va ripensato in questo nuovo contesto. L’intervento offrirà un quadro delle metodologie e dei canoni presi in considerazione durante il processo di creazione e pubblicazione di un’edizione digitale. In particolare, ci concentreremo sul concetto di testualità digitale come realizzazione epistemica di “eventi testuali” interconessi all’interno di un sistema strutturato e organizzato ipertestualmente e le modalità di ricezione e lettura di edizioni e artefatti digitali. Uno dei primi effetti di una simile analisi è proprio la trasformazione profonda delle nostre nozioni di testualità e di scrittura. Pertanto, si darà rilievo in primo luogo al concetto di testo digitale come insieme di linguaggi e metalinguaggi che appartengono e fanno da tramite tra le annotazioni e ciò che poi sarà il testo compiuto, come risultato finale. Per concludere, si metteranno a confronto diversi progetti ed edizioni digitali, facendo attenzione all’insieme degli strumenti, dei linguaggi standard e di programmazione e delle attività relative allo sviluppo di ambienti digitali e dei programmi utilizzati e come questi possano veicolare modelli culturali e di genere.
Ne discutono Domenico Fiormonte, Tiziana Mancinelli, Teresa Numerico.