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Corpi e segni tra digitale e sessuazione
Silvia Contarini, Tiziana Terranova, Patrizia Violi ne discutono con Laura Fortini e Teresa Numerico, e il gruppo di lavoro sulle nuove scienze umane. Negli anni Settanta del Novecento, a partire dalle istanze politiche del movimento delle donne ha origine una critica letteraria femminista che a lungo si è confrontata sulla sessuazione del linguaggio, in particolar modo quello femminile, così come esso si manifesta nei testi letterari delle scrittrici, italiane e di altre lingue madri. Dagli anni Novanta però la presenza…
Ulteriori informazioni »30 Gennaio 2013 @ 15:00 -18:00
Silvia Contarini, Tiziana Terranova, Patrizia Violi ne discutono con Laura Fortini e Teresa Numerico, e il gruppo di lavoro sulle nuove scienze umane.
Negli anni Settanta del Novecento, a partire dalle istanze politiche del movimento delle donne ha origine una critica letteraria femminista che a lungo si è confrontata sulla sessuazione del linguaggio, in particolar modo quello femminile, così come esso si manifesta nei testi letterari delle scrittrici, italiane e di altre lingue madri.
Dagli anni Novanta però la presenza sempre più articolata di scritture in rete che nel digitale sembrerebbero occultare il corpo sessuato coincide, almeno cronologicamente, con la decostruzione del genere sessuato che ha luogo con il costituirsi degli studi queer, rispetto cui uno dei testi fondativi è Gender Trouble di Judith Butler.
Quel binomio Natura/Cultura che Donna Haraway nel suo Manifesto Cyborg ha così spudoratamente e provocatoriamente messo in discussione in che modo si incontra, quanto influenza e quanto viene influenzata dalle istanze LGQT?
Rispetto a questo orizzonte il testo letterario ha ancora valenze che possiamo definire “situate”, ovvero irrelate a un corpo sessuato, di qualsiasi tipo di sessuazione si voglia intendere o sottintendere? Oppure si è di fronte a casi di essenzialismo biologico come è stato osservato da più parti?
Si tratta di interrogativi che hanno origine dalle scritture delle donne ma che riguardano le scritture di donne e uomini e quant’altre identità sessuate si vogliano configurare a partire dal desiderio, rispetto cui il digitale si rappresenta come il luogo di messa a tema problematica delle questioni della sessuazione, letteraria e linguistica.
Laura Fortini e Teresa Numerico ne discutono con:
Silvia Contarini, docente di littéraure et civilisation de l’Italie contemporaine all’Università Paris Ouest Nanterre la Défense
Tiziana Terranova, docente di Sociologia della Comunicazione presso il Dipartimento di Studi Americani, Culturali e Linguistici dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
Patrizia Violi, docente di Semiotica presso il Dipartimento di Discipline della Comunicazione dell’Università di Bologna
Silvia Contarini è Directrice adjointe du Département d’italien. Co-directrice, avec Christophe Mileschi, du CRIX (Centre de Recherches Italiennes de Paris Ouest Nanterre La Défense), EA 369. Dirige la rivista Narrativa.
Tiziana Terranovaè Professore associato in Sociologia della Comunicazione presso il Dipartimento di Studi Americani, Culturali e Linguistici dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. La sua ricerca si muove nell’ambito della cultura, della scienza, della tecnologie e dell’economia politica dei nuovi media. È autore di Corpi nella Rete ( Costa & Nolan 1996) e di altri numerosi saggi sui nuovi media pubblicati in riviste come Derive ed Approdi, CTheory, Angelaki, Social Text, Theory Culture and Society.
Patrizia Violi