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Conoscenza, biologia e cultura
Marcello Buiatti e Giuseppe Longo ne discuteranno con il gruppo di lavoro sulle nuove scienze umane di Roma Tre. L’idea che la conoscenza in biologia, così come quella nelle altre scienze, non abbia a che fare con la dimensione culturale nella quale sono immersi coloro che la producono è ormai difficile da sostenere. In questo seminario discuteremo le modalità dell’interazione tra la definizione delle categorie scientifiche e il contesto culturale, politico e sociale nel quale esse si costituiscono. La biologia…
Find out more »15 October 2012 @ 15:00 -19:00
Marcello Buiatti e Giuseppe Longo ne discuteranno con il gruppo di lavoro sulle nuove scienze umane di Roma Tre.
L’idea che la conoscenza in biologia, così come quella nelle altre scienze, non abbia a che fare con la dimensione culturale nella quale sono immersi coloro che la producono è ormai difficile da sostenere. In questo seminario discuteremo le modalità dell’interazione tra la definizione delle categorie scientifiche e il contesto culturale, politico e sociale nel quale esse si costituiscono.
La biologia del resto si presta particolarmente a questa indagine in quanto viene forse considerata la più “molle” delle scienze dure e per questo la più “a rischio” di contaminazioni “umanistiche”.
Proprio questo la rende particolarmente adatta per affrontare il tema dell’interazione, dell’integrazione e più in generale della relazione tra discipline “scientifiche” e saperi “umanistici”. Lo scambio tra le diverse aree della conoscenza non può che essere un arricchimento reciproco, senza che questo significhi necessariamente abbattere le differenze. Come nell’amore, ci vuole l’attrazione, per costruire la relazione, ma è anche necessario lavorare alla costruzione di un linguaggio comune nel quale pronunciare il discorso amoroso che solo ci può trasformare in qualcosa di nuovo.
Per questo piccolo esperimento dialogico abbiamo invitato due studiosi d’eccezione per competenze e caratteristiche: Marcello Buiatti e Giuseppe Longo.
Marcello Buiatti, professore ordinario di Genetica dal 1981 all’Università di Firenze, si occupa da sempre di analisi genetica e molecolare dei processi dinamici della vita (sviluppo ed evoluzione) e della loro modellizzazione matematica. Attualmente in pensione non ha smesso di progettare e elaborare ricerche sui suoi temi di elezione; tiene un corso di genetica ed evoluzione dei comportamenti, tema sul quale è in procinto di scrivere un libro.
Il titolo del suo intervento sarà Dai batteri agli umani: evoluzione dei comportamenti, nel quale discuterà la dinamica del passaggio dal DNA come determinante dei comportamenti nei batteri, alla epigenetica, importante nelle piante e poi anche negli animali, e all’uso dei linguaggi complessi e delle culture nel caso degli umani.
Giuseppe Longo, directeur de recherche, affiliato al CNRS e all’École normale supérieure, logico di formazione ha esteso i suoi interessi interdisciplinari alla filosofia della matematica della biologia e delle scienze cognitive. Il suo gruppo di ricerca Complexité et information morphologiques (CIM) si occupa di problemi fondazionali all’interfaccia tra matematica fisica e biologia.
Il suo intervento verterà sulle differenze tra scienze della vita e scienze fisiche rispetto alle categorie della causalità e del tempo. Discuterà in particolare il ruolo dell’irreversibilità e l’interazione tra vari elementi nella produzione di effetti che rendono le scienze della vita assolutamente difficili da comparare con le scienze fisiche, i cui principi si basano sulla ripetibilità e reversibilità dei fenomeni analizzati.
Parteciperanno: Richard Ambrosini, Fiammetta Dioniso, Maria Del Sapio Garbero, Paolo De Sanctis, Francesco Fiorentino, Domenico Fiormonte, Laura Fortini, Ugo Fracassa, Pierluigi Marinucci, Massimo Marraffa, Teresa Numerico, Gianluca Paolucci, Linn Settimi, Dora Rusciano